Citazione

giovedì 30 luglio 2009

"Come sempre quando un passaggio volge al termine cerchi di concludere mettendoci del tuo!!"

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Senza tetto

30\07\09

Gborokolongo è il villaggio all'ombra di una collina nella contea di Lobule.
In cima alla collina erge una enorme pietra affascinantemente instabile, puntellata da un piccolo masso.
Gborokologo in Kakwa mi piace pensare significhi "ocio che la vegn zo".
Padroni di un tempo non scandito dalle lancette di un orologio non esiste precarietà, perchè tutto è precario.Nella contea, e in tutto il distretto ci sono delle costruzioni in mattoni: 4 muri ma niente tetto.Sono delle chiese in attesa di essere terminate. In attesa di concepire il pensiero del domani non programmato ed inaspettato. In attesa sotto un tetto di stelle aspettando che magari quel masso prenda vita o semplicemente non in attesa perchè il sole sorge anche senza lo scorrere delle lancette di un orologio.

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Lungo la strada verso il Sudan


28\07\09

La strada principale che collega Koboko a Oraba è come tutte le altre... rossa. E' la via principale che collega Uganda e Congo con il Sudan. Oraba è l'ultima "città Ugandese", sorge su una collina.
La strada scende bruscamente e rapidamente punta dritta al fiume in fondo alla valle. La collina dall'altra parte dell'acqua è già Sudan. I confini sono linee tracciate con il righello su una mappa, in un paese dove l'appartenenza è sfumatura anche un fiume non è un confine. La frontiera, i controlli, le dogane esistono per le merci, per i grossi camion che passano pesantemente e fanno tremare tutto e portano prevalentemente cibo. Destinazione Sudan. Quando piove la discesa è una troppola viscida per i pesanti mezzi.

Sulla strada verso il Sudan c'è una ruspa abbandonata da alcuni mesi con una ruota bucata. Avrebbe dovuto sistemare la carregiata, riempire le buche, livellare il terreno.
E' ferma a lato. Non importa dove conduce la strada principale o in quali condizioni sia, la vita scorre ferma a lato. E a lato dove la strada non c'è,
a lato dove lo sguardo si perde ignorando fiumi come limiti e confini, a lato e oltre... c'è vita.

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Come sono oggi le quotazioni?

lunedì 27 luglio 2009


25\07\09
Chilometri e chilometri macinati a piedi con in testa: casa e negozio.
Non nei pensieri... sopra, in equilibrio tra te e le nuvole. La tua danza immobile custodisce tutto, anche il germoglio del fututo. La tua schiena che sia curva sui campi a zappare, che sia elegantemente dritta mentre cammini o china a setacciare riso e fagioli spesso accoglie un fagottino di vita. Avvolto e fasciato stretto a te, spuntano dai tuoi fianchi solo due piedini che puntano dritti a domani. Quanto vale tutto questo? Vieni comprata e venduta a qualsiasi età come qualsiasi altra merce. Dove la vita è uno sputo di polvere, per te donna, la mia lacrima è l'ombra di una stella.

Intanto le quotazioni della mia pelle bianca e le mie mani senza calli sono stabili a 10 vacche.

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Il ruggito del leone, il galoppo del cavallo, la guida dell'orso

giovedì 23 luglio 2009

21-22\07\09

Il ruggito di un leone senza criniera riecheggia nella contea, non difende il territorio ma chiama vita. Galoppa libero ma domato un mustang per raggiungere 61metri di profondità. Il tutto sotto la guida di un orso africano silenzioso, laborioso e attento.
Il leone senza criniera è un grosso motore che sbuffa fumo nero e brontola rumorosamente. Alimenta la trivella, di nome mustang, che inesorabile punge e stimola la terra per raggiungere l'acqua in profondità. Lazzaro è il capo della squadra di trivellatori che doma questi macchinari e fa gorgogliare vita.

Tutt'attorno si raduna l'intera comunità. Assistono accompagnando tutte le fasi. Osservano lo spettacolo come se stessero guardano un film al cinema. Un film lungo, monotono e rumoroso, ma non noioso in cui qualche sbuffo di polvere prima e spruzzo d'acqua poi sono gli effetti speciali.

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Iyete

20\07\09

Danzano al vento le foglie di palma cantando come Pioggia. Atraversiamo campi di grano e cassava (manioca) lungo un sentiero che non c'è. Ci accolgono le grida di un bambino che mai aveva visto l'uomo bianco. Mi offrono una pannocchia di mais... la sbuccio e mangio.
Iyete adruma (grazie tante).

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Una settimana di colori pastosi e vivaci

domenica 19 luglio 2009

11\07\2009-19\07\2009


Una settimana di colori pastosi e vivaci.
3 su tutti:
verde delle colline sconfinate
rosso della terra, strade e mattoni
azzuro cielo.

Qui è un brulicare di gente, che mi guarda stupita, incuriosita, distante, impaurita (soprattutto i bambini) perchè M'ZUNGU straniero bianco. sono su altipiano collinoso "tut a fize" direbbe Gigio.
Koboko è una cittadina piccola di confine 4km dal Congo 12 km dal Sudan. Qualche casa, tante capanne. Qualche negozio dove prevale la cozzaglia cinese, tutto il mondo è paese.

Le strade di terra rossa sono avventure sobbalzanti e scivolose quando piove, dove incrociare il mondo: a piedi, in bici, qualche moto e rarissimamente auto. Le donne danzano immobili mentre camminano portando sulla testa ogni genere di cose: sacchi pieni di cibo, taniche d'acqua, fasci di legna, ma anche gli infradito per non rovinarli.

Trento-Koboko distano 5100km secondo google maps. Sul mio planisfero distano quanto la lunghezza del mio cellulare. Sul planisfero della "casa Verde" distano una mia spanna. Qual'è la distanza giusta? Si, la giusta distanza. Io ci sono, ma mi sento ancora mille miglia lontana.

Ogni posto ha la sua distanza e il suo tempo che vanno cercate, esplorate e attese. In un gioco di equilibrio leggero io ci sono.

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Dall'ora felice, tra Danesia e la Rugandia


10\07\2009
Dall'ora felice, tra Danesia e la Rugandia gustando un "tirami tu" ascoltando un suonatore di "toner", inizia questa storia.
Forse incomprensibile ai più ed anche a me.
Storia che vale la pena di essere raccontata, condivisa, esplorata, assaporata e vissuta.

Nell'aeroporto di amsterdam fuori dai negozi tronneggiavano tulipani e zoccoli di legno. Stereotipo di un paese.
A Venezia alla partenza era tutto chiuso, mi chiedo se espongono piazza,mandolini e gondole. Appurerò al ritorno.

In Uganda sono un'ora avanti. torno indietro rispetto al percorso del sole eppure viaggio nel futuro.

Dall'oblò ( a me lontano) dell'aereo si affaccia il sole che sta tramontando.
Respiro questa aria calda e arancione deglutisco sorpresa questa strana e forte emozione.
Sono arrivata a Entebbe. 19.00 ora Italia 20.00 ora Uganda.

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